Don Fabio Carbonara, parroco instancabile di Torre a Mare, è tornato per la terza volta a far visita a Paganica (L’Aquila – Abruzzo), un paese messo in ginocchio dal sisma del 2009 e ancora provato dalle ultime recenti scosse.
Un progetto che nasce in collaborazione con la Protezione Civile di Noicattaro. Entrambe le comunità, infatti, venerdì sera hanno riempito il pullmino di tanta roba, portata da altrettanti cuori generosi che in una settimana hanno raccolto centinaia di litri di latte, quintali di pasta e pelati, decine di chili di biscotti e merendine, centinaia di scatolette di tonno, zucchero e caffe, decine di litri di olio, decine di pacchi di carta igienica e assorbenti, scatoloni di materiale per l’igiene intima e tanta, tanta frutta e verdura. “Mai come questa volta abbiamo caricato il Pullmino ‘a pressione’, fino all’ultimo centimetro di spazio libero”, ha aggiunto don Fabio. “Nella legalità, abbiamo viaggiato carichi fino quasi all’illegale!”.
L’ultimo viaggio 15 giorni fa, insieme ai volontari della Protezione Civile di Noicattaro: parte di quel carico è arrivato direttamente ad Amatrice, grazie ad un “passa-passa” davvero formidabile.
E così lo scorso 18 Febbraio è arrivata la terza impresa. “Siamo partiti alle 5.00 di mattina e a metà viaggio abbiamo valutato che sarebbe stato meglio lasciare tutto il carico alle Suore di Paganica: la Provvidenza avrebbe operato direttamente con loro e attraverso loro. Ne eravamo certi”.
L’aneddoto più bello Don Fabio lo racconta a bassa voce: “Mentre scaricavamo con tre di loro, è arrivata un’altra Sorella che, con un po’ di timidezza ma con tanta fiducia, ci ha chiesto se avessimo del latte già pronto da scaricare. Ovviamente ne avevamo, e anche tanto. Lo abbiamo scaricato e consegnato subito, senza inizialmente capire il motivo di tanta fretta. Dopo qualche minuto, abbiamo visto uscire dal parlatorio un signore, dal viso sorridente, che portava con sé insieme a generi di prima necessita, anche il latte appena scaricato da noi”. Brividi!
“Santa Provvidenza!”, ha commentato don Fabio. “Si fanno le cose illudendosi di fare del bene, invece poi ad ogni viaggio si ritorna con il cuore più ricco, con gli occhi che vedono insieme al dolore e alla povertà, anche la forza e la grinta di chi, nonostante tutto, continua a dire: Che sia benedetta! Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta!”, riprendendo la canzone presentata da Fiorella Mannoia a Sanremo.
E benedetto anche quel litro di latte.
[da La Voce del Paese del 25 Febbraio]
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