Dopo le diverse segnalazioni riguardanti la presenza di processionaria in diverse località della Puglia, scatta l’allarme anche Torre a Mare: diversi i nidi individuati negli ultimi giorni e segnalati dai cittadini, preoccupati per le conseguenze per la salute di bambini ed animali.
Le aree più colpite risultano essere proprio quelle nei pressi delle scuole del quartiere. I nidi segnalati, infatti, si trovano su via Bari, in un giardino confinante con l’istituto elementare “Mameli”, e in via Morelli e Silvati - angolo via Positano - nelle immediate vicinanze della scuola materna “Aquaro”.
Nella giornata di mercoledì 15 Marzo, dopo le telefonate giunte all’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli da parte del Comitato di Quartiere, la Polizia Municipale ha eseguito un sopralluogo nelle aree indicate, e nei prossimi giorni si capirà come intende procedere chi di competenza.
I siti interessati dalla presenza di questo millepiedi, infestante e pericolosamente orticante risultano essere, per la maggiore, abitazioni private e questo rallenterebbe l’intervento da parte del Comune, che risponde solo delle aree pubbliche, rimandando le responsabilità ai proprietari, i quali a loro volta sono obbligati a disinfestare a proprie spese così come previsto da un Decreto Ministeriale del 1998 sostituito con D.M. del 30.10.2007.
Il Decreto sopra indicato stabilisce le linee guida per combattere la processionaria, seguendo delle procedure ben precise. Assolutamente irresponsabile risulterebbe agire arbitrariamente, proprio perché questi, all’apparenza simpatici animaletti, possono risultare davvero pericolosi per la nostra salute.
La Thaumetopoea pityocampa - nome scientifico di questo millepiedi appartenente alla famiglia dei lepidotteri, diffuso nelle regioni temperate del bacino del Mediterraneo - se toccato può scatenare reazioni allergiche, orticarie, congiuntiviti e problemi alle vie respiratorie; nei casi più gravi si può verificare uno shock anafilattico, questo per via dei microscopici peli uncinanti di cui sono ricoperti.
In primavera la processionaria risulta piuttosto attiva: questo è il periodo in cui le larve iniziano a spostarsi da un albero all’altro, nutrendosi degli aghi dei pini e delle foglie delle querce, tessendo inoltre nuovi nidi, i quali si presentano come bossoli dall’aspetto lanoso e chiaro. Un vero flagello per queste piante.
Il rischio maggiore lo corrono i cani, i quali annusando il terreno possono inalare i peli orticanti o ingerire il bruco. I sintomi, in questi casi, sono evidenti e le conseguenze spesso gravi: il contatto con la lingua del cane può provocare necrosi con conseguente perdita di porzioni della lingua stessa, la quale nei casi in cui si infiamma può ingrossarsi fino a soffocare il cane.
Per questa ragione occorre prestare molta attenzione, evitando di sguinzagliare i nostri amici a quattro zampe, scongiurando così inutili rischi.
[da La Voce del Paese del 18 Marzo]
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