Una giornata speciale quella organizzata lo scorso giovedì 11 Maggio, presso la scuola dell’infanzia “Caldarazzo-Scarola”, per celebrare la festa della mamma.
Infatti, i piccoli cinquenni hanno dedicato la mattinata alle loro mamme, ricambiando per un giorno le attenzioni che ricevono quotidianamente.
Prima di tutto, i piccoli studenti hanno dato il benvenuto alle loro mamme recitando poesie e mettendo in scena il racconto “Dio creò le mamme”, scelto proprio per evidenziarne il loro valore. A seguire il pranzo: per l’occasione, la sala mensa della scuola si è trasformata nel “Ristorante - Tenuta Caldarazzo”, addobbata appositamente per la festa della Mamma, con festoni, segnaposti e portatovaglioli.
Per accogliere poi le loro Regine, i piccoli si sono trasformati in eleganti camerieri: papillon per i maschietti, grembiulini ricamati per le femminucce, e per qualche ora sono stati gli alunni ad assolvere i doveri che ogni giorno le mamme svolgono, servendo loro il pranzo e ricoprendole di attenzioni.
“L’obiettivo è stato quello di far abbandonare alle mamme le attività giornaliere, la routine quotidiana, la vita frenetica, permettendo loro di trascorrere un momento di gioia nel mondo dei loro figli”, spiega l’insegnante Luciana Stanisci, insieme alla collega Nadia Dipinto, che aggiunge: “Abbiamo voluto che, almeno per un giorno, le mamme si sentissero delle Regine, coccolate ed amate dai loro piccoli, lasciando a casa i problemi quotidiani e permettendo loro di godersi un pranzo tranquillo”.
Le mamme, inoltre, hanno portato le ricette dei piatti preferiti dai loro figli, che sono state infine raccolte in un ricettario.
Fondamentale per la riuscita dell’iniziativa è stata la ditta addetta al servizio mensa ed il bar che ha offerto il dolce, così come anche la collaborazione del personale scolastico e dei genitori.
Una giornata unica, che sicuramente resterà impressa nel ricordo dei piccoli studenti, ma anche nel cuore delle mamme, le quali, almeno per una giorno, sono state festeggiate ed elogiate, ricoperte di attenzioni e dolci parole che, in realtà, dovrebbero essere offerte loro sempre, per ringraziarle del lavoro che quotidianamente svolgono, silenziosamente, senza mai lamentarsi, con amore per la famiglia.
[da La Voce del Paese del 20 Maggio]
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