Dal 18 al 25 del trascorso mese di Maggio, Noise Brewery Bari ha presentato l’evento pubblico “Indre Sind”, mostra personale di Sonia Nuzzi, il cui nome deriva da un termine danese riconducibile a “Mente Interiore”, in linea con quanto osservato e mai detto.
Supportata dalla preziosa collaborazione di Pietro Giliberti, l’autrice, in esclusiva veste di studentessa universitaria, espone cinque lavori, cinque quadri in acrilico su tela, alti circa 1.20 metri e interpretanti mondi abbastanza diversi l’uno dall’altro, passanti dalla rappresentazione di tre donne protagoniste di vita, tra cui un nudo, a un albero di fantasia. “Sono prigioniera delle visioni che la mia mente interiore costantemente produce, e dei suoi estenuanti processi di ricerca dell’equilibrio, resi vani dalla quotidiana marcescenza dei frutti del nostro quotidiano vivere”. È il pensiero dell’ascoltata.
Studentessa di Arte da 5 anni, Sonia Nuzzi ne coltiva la passione, non esitando a dichiarare il suo transitorio interesse per la politica. Al riguardo, l’asserzione del consigliere comunale Nuzzi non lascia spazio ad alcun equivoco: “La mia passione non è la politica ma l’arte, interesse che coltivo grazie anche alle mostre”.
Sulla musicalità dai riverberi reggae e hip hop di Pietro Giliberti - musica sì nata come denuncia verso la società, ma portatrice di messaggi di unione, amore e pace - la mostra, la seconda dopo quella svoltasi nella torre all’origine del toponimo Torre a Mare, nasce appunto con queste dichiarate finalità. “Non mi interessa tanto vendere”, riferisce Sonia Nuzzi. “Il mio obiettivo è inviare un messaggio che sia di pace e di rispetto verso tutto”.
Come da precedenti dichiarazioni, Sonia Nuzzi afferma di voler cercare, nel colore e nelle forme, vie di fuga, appigli salvifici, piani di battaglia in grado di sconfiggere l’odore di quella che consideriamo realtà unica e vera. Il suo conclusivo pensiero è rivolto alla cittadinanza: “L’auspicio è quello di avere una maggior conoscenza possibile dell’arte - afferma - non soffermandosi al disegno in sé e per sé, ma a ciò che sta dietro al pensiero dell’artista”.
[da La Voce del Paese del 3 Giugno]
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Commenti
Fatti un bagno di umiltà che non sei, e non sarai mai,nessuno!
Ma chi ti credi di essere?
veramente il rispetto la consigliera non lo ha avuto visto che è stata votata per rappresentare i cittadini e afferma che la politica è solo transitoria vale a dire che per lei non ha alcuna Importanza, invece di sedere in consiglio e far parte di commissioni e percepire una indennità abbia il coraggio di dimettersi e lasciare il posto a qualcun'altro.
La moralizzatrice de noaltri!
Non avrei potuto non condividere.
Oltretutto, se si volevano schivare i commenti politici, si poteva evitare il servizio che, a molti, può essere apparso un modo per veicolare l'autocelebrazione artistica attraverso la politica. Viene anche il dubbio che, dietro il nickname Rispetto, si celi un noto personaggio che si è autoinvestita della missione di impallinare chiunque si permetta di criticare qualsiasi componente del Movimento non avendo, evidentemente, nient'altro di più importante da fare.
I consiglieri di questa maggioranza sono meri votanti in consiglio comunale; senza arte né parte!
Anzi no, l'arte c'è, visti i quadri!
Sono osservazioni unpoliticaly correct!
Si metteva in evidenza come la consigliera comunale lavorasse per la valorizzazione del proprio paese, andando a fare una mostra al di fuori dello stesso!
Chissà perché è stato censurato!
No comment
Saluti da Pic Asso