Stiamo forse superando ogni limite. La politica non può sfociare nell’offesa personale. La politica deve unire, e non dividere. Soprattutto se il fine ultimo è il bene comune.
Lo scorso martedì 13 Giugno un consigliere comunale di sesso femminile del Movimento 5 Stelle ha trovato sulla propria auto un biglietto che probabilmente non ha bisogno di altri commenti. “Puttana grilina” si legge sul foglio. Errore grammaticale a parte, il contenuto del testo scritto a matita ha un peso non indifferente. Una minaccia? Una intimidazione? Chiamatela come volete, tanto non sarà questo a cambiare la storia.
“Inizialmente pensavo fosse una multa”, ha commentato la diretta interessata. “Infatti ho sorriso vedendo l’errore grammaticale. Poi mi hanno fatto notare che si trattava di una offesa seria. Allora ho subito chiamato i colleghi consiglieri. Prima di proteggere me, devo proteggere le altre donne del gruppo”.
E non è importante a chi sia arrivato il biglietto! Chi ha colpito lo ha fatto e basta, in un modo folle, oltre che volgare e disonesto. I consiglieri comunali di sesso femminile in seno al Movimento 5 Stelle sono ben cinque: Anna Rita Didonna, Maria Rosa Debellis, Mariagrazia Tritto, Sonia Nuzzi e Anna Maria Borgia. “Chi tocca una di noi, colpisce tutte”, commenta una di loro. “Ci sentiamo offese tutte, perché è come se quel biglietto fosse arrivato ad ognuno di noi. Siamo compatti, e questo evidentemente infastidisce qualcuno”.
Il biglietto è solo la punta dell’iceberg. “Ogni giorno noi subiamo attacchi personali davvero pesanti sui social network, soprattutto da ex amministratori”, aggiunge una grillina. “Ma la cosa peggiore è vedere chi continua a fomentare questo tipo di odio, anche con il semplice ‘mi piace’ su Facebook”.
I consiglieri donna non hanno paura. “Qualcuno pensa che queste intimidazioni possano fermarci. Devono sapere che non sarà così. Noi abbiamo scelto questa strada, e la porteremo avanti. Costi quel che costi. Siamo un gruppo che si raduna intorno alle idee, e non perché deve fare un’accozzaglia per una questione numerica. Paura? Questo biglietto ci sprona ancora di più. È come se ci avessero ricaricato: stanno trasformando la Berlina in Ferrari”.
Un attacco che giunge in un momento politico preciso. “Forse arriva ora, in occasione del ‘Restitution Day’, giorno in cui gli amministratori del Movimento 5 Stelle restituiranno parte del compenso, o in occasione dell’anniversario della nostra elezione”.
Tutto questo è vergognoso. “Hanno dimostrato ancora una volta di essere vili e viscidi. E se non moderano i loro commenti su Facebook, ci saranno le querele”. Il gruppo si è già rivolto ai Carabinieri per denunciare l’accaduto. “I Militari hanno aggiunto questa vicenda ad una serie di racconti da noi protocollati. E il cerchio si stringe”, chiudono.
Una storia davvero pessima. Alle donne del Movimento 5 Stelle giunga la nostra solidarietà.
[da La Voce del Paese del 17 Giugno]
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Commenti
Probabilmente l'intento è solo "pubblicità" ecco perché danno spago ad un ignorante che probabilmente è rancoroso nei loro confronti per qualche motivo a noi sconosciuto!
Minaccia, intimidazione!