Con l’arrivo dei primi caldi, si ripresenta un vecchio pericolo lungo le pinete nojane: la processionaria. Essi Sono bruchi buffi e in apparenza innocui che prendono il nome dall’abitudine peculiare di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di “processione”.
Questi animali, che da adulti si trasformano in inoffensive falene, nello stadio larvale possono essere pericolose per gli esseri umani e anche letali per i nostri amici a quattro zampe che hanno l’abitudine di annusare il terreno e di addentare qualsiasi cosa si muova su di esso.
Il pericolo è rappresentato dai “peli urticanti” che ricoprono il corpo della processionaria. Questi peli vengono rilasciati nell’aria quando il bruco è in pericolo e la loro forma uncinata gli permette di agganciarsi alla vittima provocando reazioni cutanee, alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie.
Anche nel nostro paese, nell’ultimo periodo, si sono moltiplicate le segnalazioni di questi insetti, con molti lettori che ci hanno posto la questione. La processionaria, infatti, è stata rintracciata in alcune pinete del Parco Comunale “Aldo Moro”, nonché nello spazio verde adiacente la scuola media “Nicola Pende”, presso la statua di Padre Pio. Tutti posti in cui i cani amano passeggiare e in cui, con il loro muso, sono soliti frugare per il terreno.
Singolare, però, è la notizia di una 15enne di Noicattaro colpita da una reazione allergica causata dallo stesso insetto.
“Mia figlia si trovava con le sue amiche e stava trascorrendo una tranquilla serata con esse – ci racconta il padre della ragazza – seduta su alcuni gradini nei pressi di un noto distributore di vivande, nella zona della Chiesa del Soccorso”.
“All’improvviso – continua il genitore – ha sentito qualcosa infilarsi sotto i pantaloni e, subito dopo, si è accorta della presenza dell’insetto urticante”.
Quindi, la ragazza ha avvertito i primi sintomi della puntura: alcune eruzioni cutanee e difficoltà nella deglutizione. Informati i genitori, la giovane ragazza è stata trasportata presso il Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico “Giovanni XIII”, in Bari.
Fortunatamente, non ci sono state grosse conseguenze per la 15enne che, dopo 3 ore passate in osservazione, è stata dimessa. La prognosi ha confermato che, a causare la pericolosa reazione allergica, è stata proprio la puntura del già citato insetto.
Un episodio che deve indirizzare ancora di più l’attenzione verso questo particolare problema, alcune volte sottovalutato. Un problema che interessa soprattutto le aree in cui sono presenti numerosi pini e querce, alberi in cui questi insetti nidificano.
Un episodio da non sottovalutare, quindi, in modo tale da evitare in futuri nuovi casi di pericolose reazione allergiche (negli esseri umani) e tristi casi di decessi (di cani e animali)
[da La Voce del Paese del 14 Aprile]
ULTIMI COMMENTI
- Primarie P.D., anche a No...
E i sepolcri sono imbiancati - Chiesa del Carmine, inizi...
Concordo prof - Raccolta differenziata: e...
Quindi cittadini italiani siccome gli sporcaccikni sono... - Chiesa del Carmine, inizi...
A proposito del teatro credo sia arrivato il tempo per ... - Primarie P.D., anche a No...
Per quanto riguarda i 2 euro al partito, vi cito una fr... - DALLA MIA ESPERIENZA: COS...
CONSIDERAZIONI: La violenza sugli animali istituzionali... - DALLA MIA ESPERIENZA: COS...
FESTA DEL TORO DI CORIA: Nella cittadina di CORIA (CACE... - DALLA MIA ESPERIENZA: COS...
LE SANGUINARIE ''feste'' SPAGNOLE SONO PIÙ' DI 3.000 TU...
Commenti