Come accennato la scorsa settimana, l’amatissimo don Oronzo Pascazio lascerà la parrochia Santa Maria della Pace di Noicattaro. Lo ha deciso il vescovo, Mons. Cacucci, il quale ha ufficializzato lo spostamento durante l’assemblea diocesana dello scorso 17 Settembre. L’arciprete nojano, che compirà 82 anni il 6 Febbraio prossimo, è stato chiamato nella basilica dei Santi Medici, a Bitonto. Noi fedeli siamo sicuri che don Oronzo, forte dei suoi 57 anni di vita sacerdotali, sarà capace di dare il suo contributo in questa nuova missione. Qui vi proponiamo l’intervista, buona lettura.
Don Oronzo, in paese giravano voci sul suo trasferimento, ma lei quando lo ha saputo?
Io ho avuto la notizia certa la mattina del 17 Settembre, poco prima di voi. Con una telefonata, l’Autorità, che è il Vescovo, alle ore 10.00 circa, mi ha comunicato il tutto. A Luglio c’è stato un primo contatto con Sua Eccellenza Mons. Cacucci, il quale mi aveva accennato qualche sua ipotesi, ma non si parlava di destinazione o altro. Poi per due mesi non ho più sentito il Vescovo, il quale mi ha telefonato in ufficio parrocchiale qualche ora prima dell’assemblea diocesana.
Ci è rimasto male?
No! La mia predisposizione era quella di accogliere il messaggio del Vescovo sin dall’inizio. Lui si è fidato di me, e io ho ricambiato la stessa con l’obbedienza. Oltre tutto il giorno dell’ordinazione ogni sacerdote, prima di ricevere l’abbraccio di auguri da parte del Vescovo, promette e giura obbedienza. Ovviamente non si tratta di obbedienza militare, ma è un’obbedienza di un figlio nei confronti del padre.
Lei continuerà la sua opera caritatevole nella basilica dei Santi Medici, a Bitonto, dove sarà sacerdote confessore. Cosa cambierà?
Quello dei Santi Medici è un Santuario, molto frequentato da pellegrini e fedeli. Per questo motivo mi è stato affidato l’incarico di “confessore”. In ogni caso incontrerò il parroco della basilica, il quale mi indicherà le modalità e insieme coordineremo il lavoro spirituale. Non so se oltre ad essere confessore mi verrà richiesta altra opera di collaborazione. Io, comunque, sono a disposizione. Fino quando avrò la salute...
A Bitonto incontrerà don Vito Piccinonna, con il quale ha già un buon rapporto...
Si, don Vito Piccinonna è un amico intimo. Per un periodo è stato vice parroco nella Chiesa Madre di Modugno, la quale era il punto di riferimento della mia famiglia. Ha conosciuto mia sorella e mio fratello, i miei nipoti: praticamente è entrato in casa. Inoltre, ha collaborato con me qui a Noicattaro in alcuni momenti particolarmente significativi, come il mio 50esimo anniversario di sacerdozio. Inoltre, il mio pensiero diretto alla Caritas diocesana non è mai stato disatteso. So che mi stima molto, ma è una cosa reciproca.
Quando, precisamente, lascerà la Chiesa Matrice e quando, invece, arriva don Vito Campanelli?
Non lo so, non mi sono ancora state comunicate le date.
Dopo aver vissuto per 26 anni in questa comunità, cosa porterà nel cuore?
Difficile fare una sintesi di poche righe, rischieremmo di impoverire il tutto. Quello che porto io nel cuore è la grande vivacità del popolo nojano, con tutti i difetti e i momenti di stanchezza e pigrizia.
Quali cambiamenti hanno preso forma nel tempo?
Per quanto riguarda le strutture, sono sotto gli occhi di tutti la ristrutturazione della facciata della Chiesa, del Coro e di tante altre strutture. Per quanto riguarda le persone, c’è un cammino di fede che è stato presentato, offerto ed elaborato, ma quello non ha mai fine. È necessario sottolineare che la parrocchia Santa Maria della Pace abbraccia tante famiglie, ma anche tanti stranieri e gente in difficoltà. Per cui questo è un popolo che ha bisogno di essere tenuto sempre in considerazione, perché deve crescere.
C’è qualcosa, invece, che avrebbe voluto vedere realizzare o nascere?
Non esiste un momento in cui puoi dire di aver fatto tutto. Sono tante le cose che avrei voluto fare ancora, come il cammino di formazione delle Congreghe, dei catechisti, degli Adulti, delle coppie sposate. Avrei desiderato, ad esempio, migliorare la catechesi comunitaria, secondo lo stile voluto dal Vescovo. In ogni caso, sono del parere che chiunque sia il prossimo parroco, non deve azzerare e ricominciare da capo. Anche perché io, andando via, lascio un lavoro maggiore di quello che ho trovato. Altrimenti, se io avessi fatto tutto, cosa avrei lasciato da fare al prossimo parroco? Non si riesce mai ad avere l’ottimo. Oltretutto, amo sempre ripeterlo, l’ottimo è nemico del bene.
Come affida la parrocchia a don Vito Campanelli?
È Gesù che consegna, attraverso il Vescovo. Non sono io...
È pronto per continuare ad essere fonte di approfondimento spirituale nella basilica dei Santi Medici, a Bitonto?
Il mio sarà quasi un servizio silenzioso, in quanto il confessionale sarà il luogo centrale della nuova attività. Non avrò la piazza, le assemblee, se non durante la Celebrazione Eucaristica.
Cosa vuol dire alla sua comunità di Noicattaro?
Ci tengo a sottolineare questa cosa. Il parroco che lascia una comunità, in questo caso io, non deve mettere il bastone fra le ruote al parroco che viene. È importante per una comunità, e questo è un segno di crescita, non rimanere appiccicato alla figura del parroco. E non è una questione di affetto o di stima, perché non è il parroco che fa la comunità. Dovete seguire Gesù: è Lui la guida, è Lui il Pastore. Va via un parroco e ne viene un altro, ma Gesù rimane. Per cui non fatemi sentire frasi come “Verrai a Noicattaro a sposare mio figlio?”, oppure “Ce ne veniamo con te a Bitonto”, o ancora “Ma tu ci hai sposati, hai battezzato mio nipote”. Così come, vi prego, non fatemi sentire “Eh ma don Oronzo faceva così, don Oronzo diceva così...”. Il parroco che viene deve sentirsi libero alla guida della parrocchia, altrimenti si perde tutta la bellezza del cammino spirituale che è stato fatto sinora.
Concludendo, vuol ringraziare qualcuno?
Se volessi iniziare con i ringraziamenti, non mi troverei più ai conti. Ringrazio il Signore per tutto il bene che, anche attraverso la mia persona, ha voluto offrire alla comunità nojana.
A don Oronzo Pascazio vanno gli auguri per il nuovo incarico e i ringraziamenti da parte di tutta la redazione di NoicattaroWeb - La Voce del Paese, per la proficua collaborazione e per aver ricoperto, nella comunità nojana, il ruolo costante di guida nel cammino di fede.
[da La Voce del Paese del 26 Settembre]
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