Come ogni primo sabato di Ottobre, il giorno 3 c’è stata nel nostro paese la processione per la Madonna del Rito. Un momento di preghiera seguito dai tanti nojani devoti alla Madonna. La processione ha inizio alla Chiesa Madre, percorre le vie cittadine e si conclude nella Chiesa Madre stessa.
La maestosa statua della Madonna, che stringe fra le braccia il figlio di Dio, è stata portata la settimana precedente - quest’anno il 28 Settembre - dal Santuario campestre, che si trova sulla S.P 57 che collega il nostro paese a Torre a Mare, alla Chiesa Madre. Domenica 11 Ottobre ci sarà la terza e ultima processione dedicata alla Vergine, durante la quale la statua verrà riportata nel Santuario Campestre, dove resterà fino a fine Settembre dell’anno prossimo.
Molti sono i nojani devoti, soprattutto anziani, i quali ci hanno raccontato il motivo di tanta fede. Infatti pare che durante la prima guerra mondiale una giovane madre nojana - Maria Ungaro - che aveva un figlio disabile, percorreva la strada che porta Noicattaro alla “Marina” e, giunta all’altezza dell’attuale Santuario Campestre, sentì una voce che la chiamava. Davanti a sé c’erano un accumulo di detriti e, scavando fra questi, la giovane donna trovò un affresco raffigurante la Vergine a mezzo busto con un bambino fra le braccia, oggi ancora presente nel Santuario e che risale al XVI-XVII secolo. Successivamente, gli anziani nojani ci raccontano che la Vergine andò in sogno alla donna e preannunciò la fine della guerra, e chiese alla donna di farle costruire una piccola chiesetta - oggi ancora presente ed edificata tra il 1920 e il 1925 - promettendole che la morte del suo bambino disabile sarebbe stata precedente alla sua, così da non farlo restare solo. La giovane donna accontentò la Vergine e la chiesetta fu costruita.
Leggendo il libro sulla Madonna del Rito, scritto dalla nojana Rita Tagarelli e dal prof. Marino Latrofa, pare che tutti credano che a scoprire l’affresco fu una certa Maria Solenne, ma in seguito ad una serie di ricerche si è scoperto che a trovare l’affresco è stata Maria Ungaro.
La Madonna del Rito, proprio perché preannunciò la fine della prima guerra mondiale, doveva esser originariamente chiamata Santa Maria della Pace, ma questo non fu possibile perché questo nome era stato già attribuito alla Madonna della Chiesa Matrice diversi secoli prima.
I nojani ci raccontano anche che durante la seconda guerra mondiale molte mamme che venivano anche dai paesi limitrofi pregavano la Vergine, affinché i loro figli e mariti, partiti per la guerra, sopravvivessero al conflitto mondiale.
[da La Voce del Paese del 10 Ottobre]
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