Quando l’Arte spezza le cornici in cui è abitualmente costretta a vivere per invadere la strada e lo spazio urbano, si trasforma in “Street Art”. In giro per tutto il mondo ci sono giovani artisti che armati di bombolette, pennelli e rulli, amano usare come propria tela, i muri delle nostre città.
Guai a chiamarli vandali! Infatti, tra atti di vandalismo e “street art” ci sono delle importanti differenze: i primi hanno come scopo il danneggiare i beni altrui, materiali e non, per puro divertimento o incuria; pensate alle scritte prive di senso già state contestate dalla nostra redazione! La seconda invece, è un’arte che si nutre del presente e che, attraverso opere trasbordanti di realtà, si fa interprete del bisogno umano di libertà, di comprensione e di rappresentazione. È l’Arte del tempo, la nuova comunicazione visiva di tutti e per tutti. Una forma d’arte che colpisce subito l’occhio del passante, lanciando messaggi difficili da comprendere ma molto importanti.
Per questo, vogliamo lanciare l’idea di alcuni ragazzi nojani, alla nostra amministrazione comunale affinchè si apra a questo nuovo fenomeno. In che modo? Creando dei festival di “street art”, dove vengano messi a disposizione di artisti giovani o meno giovani, dagli spazi abbandonati o “sporcati” da scritte e disegni privi di senso, ai muri più periferici e più grigi del paese, in modo tale da dargli colore e riportarli alla luce.
Sono davvero tanti i posti che potrebbero essere rivalutati! Ad esempio, la facciata interna del muretto di piazza Dossetti, che offre messaggi non proprio adatti ai bambini che giocano nelle vicinanze, o i muri interni al Parco Comunale ormai sbiaditi o ancora, l’intero muro che circonda lo Stadio comunale, prendendo esempio dal festival che quest’estate è stato organizzato a Castellaneta, dove alcuni artisti hanno trasformato lo stadio “G. De Bellis” (vedi foto in alto) in un grande museo a cielo aperto.
Si potrebbero organizzare delle giornate interamente dedicate ad essa, magari coinvolgendo le scuole nojane e i ragazzi che le frequentano. Si potrebbe prendere spunto anche dal “CAP 70110 – City Art Project”, il progetto attivato a Bari nel 2011, che ha permesso agli “street artist” di ricevere il muro in concessione per un anno. Questi, in seguito all’approvazione del Regolamento, hanno avuto dal Comune dei muri da riqualificare garantendo, a loro volta, che gli stessi non finissero nelle mani dei vandali. L’iniziativa, inoltre, ha permesso ai ragazzi desiderosi di avvicinarsi alla “street art”, di conoscere e approfondire le tecniche delle varie opere, ma soprattutto a saper differenziarle da quelle atte esclusivamente ad imbrattare i muri.
Un’opportunità in grado di far riunire gli artisti per conoscersi e confrontarsi e di esprimere la propria creatività rendendoli, allo stesso tempo, responsabili dei muri che gli verranno concessi.
Un’idea partita da artisti giovanissimi del nostro paese, per il nostro paese. Una proposta che nasconde il desiderio dei giovani nojani, di rendere il proprio paese più armonioso e a misura di ragazzo. Una proposta che necessita di una risposta. Pertanto, speriamo venga presa in considerazione il prima possibile e che non resti “una delle tante”!
[da La Voce del Paese del 14 Novembre]
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- Primarie P.D., anche a No...
E i sepolcri sono imbiancati - Chiesa del Carmine, inizi...
Concordo prof - Raccolta differenziata: e...
Quindi cittadini italiani siccome gli sporcaccikni sono... - Chiesa del Carmine, inizi...
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