Si ricomincia con il “Il fantasma di Canterville”, di Oscar Wilde. Venerdì 6 Novembre, nella sala teatro dell’Istituto Rocco Desimini la Lute - Libera Università della Terza Età - ha dato il via ad un nuovo anno scolastico. E se le premesse sono queste, non possiamo che aspettarci grandi cose.
La rappresentazione teatrale è stata tratta da uno dei romanzi giovanili di Oscar Wilde, opera già di per sé umoristica e resa ancor più divertente dall’introduzione di battute in dialetto nojano. “Il fantasma di Canterville”, in breve, è la storia di una famiglia inglese benestante, gli Otis, i quali acquistano un castello che scopriranno poi essere infestato dal fantasma di Sir Simon. Tra il fantasma e la famiglia viene a crearsi una sorta di ostilità e di scherzi macabri. Cercano più volte, ad esempio, di togliere una macchia di sangue presente sul pavimento, appartenuta a Lady Eleanor, moglie di Sir Simon, e uccisa dallo stesso. Ma questa macchia viene ritrovata puntualmente il giorno dopo. A nulla servono le parole della governante che mettono in guardia la famiglia. Solo Virginia, giovane di soli quindici anni, prova compassione per il fantasma e sarà proprio lei a piangere per lui e far compiere l’antica profezia che costringeva il fantasma a rimanere bloccato fra le mura del castello.
Una rappresentazione semiseria ben costruita, divertente e creativa, dove molti concittadini si sono messi alla prova, superandosi addirittura. Ad introdurre l’opera è stato il Coro “Rito Selvaggi” della Lute, che ha cantato l’inno dell’associazione. Ad intervenire poi, è stato il presidente, la prof.ssa Maria Zaccaro, che ha detto ai presenti: “Presentare la Lute è quasi inutile, è un’associazione che tutti conoscono sul territorio. Si conosce l’impegno, la disponibilità dei docenti, il volontariato puro di questi ultimi, lo spirito di abnegazione e le molteplici attività che svolgiamo, dai concerti, alle opere teatrali, fino ai concorsi”.
Infatti la Libera Università di Noicattaro è forse una delle associazioni tra le più numerose dell’hinterland barese, le attività curriculari vedono impegnati 52 docenti in 50 corsi, per un totale di 300 corsisti. Gestire una realtà così complessa non è sempre facile, ammette la prof.ssa Zaccaro, ed è per questo che sente di fare dei ringraziamenti al direttivo, ai docenti, i collaboratori, e agli stessi corsisti, che attraverso la loro partecipazione, fisica ed economica, permettono la realizzazione delle numerose attività di cui la Lute è protagonista. I ringraziamenti in versi, realizzati dalla stessa professoressa, sono la prova più vera di una dedizione e passione a trecentosessanta gradi, e la sala gremita di gente è la concreta risposta del loro successo.
L’invito è stato rivolto anche al Commissario Prefettizio, dott.ssa Rosa Maria Padovano, la quale non ha potuto esserci per “pregressi e improcrastinabili impegni istituzionali”.
[da La Voce del Paese del 14 Novembre]
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