Il 13 Dicembre la Chiesa cattolica festeggia Santa Lucia, martire cristiana considerata dai devoti la protettrice degli occhi, degli oculisti, dei ciechi, degli scalpellini e degli elettricisti. Noicattaro ha reso onore alla Santa mediante la celebrazione della Santa Messa e la processione della statua per le vie del paese. La processione si è però tenuta il giorno dopo, per decisione della Diocesi Bari-Bitonto.
La statua della Santa è partita alle ore 18.00 dalla piccola Chiesa in via San Tommaso, raccogliendo numerosi devoti, e ha fiancheggiato alcune strade del centro storico come via Cappuccini, via Oberdan, via De Rossi e via Cannelle. È stata accompagnata dalla Confraternita dell’Annunziata, dalla banda musicale del paese e dall’associazione musicale “U Tammorr” di Mola di Bari.
Lucia è venerata come santa oltre dalla Chiesa cattolica anche dalla Chiesa ortodossa. Vissuta a Siracusa, morì a causa delle persecuzioni cristiane per mano dell’imperatore Diocleziano. Il suo martirio ebbe inizio con la visita di Lucia e la mamma Eutichia al sepolcro di Agata nella città di Catania, recatesi in quel luogo per invocare la guarigione dalla malattia da cui era affetta la madre. La storia narra che al sepolcro della Santa, Lucia cadde in un sonno profondo nel quale le apparve Agata, che la informò dell’imminente guarigione della madre e del futuro martirio della fanciulla. Durante il viaggio di ritorno dal pellegrinaggio, Lucia decise di comunicare alla madre la sua intenzione di consacrarsi a Dio e di devolvere tutto il suo patrimonio in beneficenza. La notizia arrivò presto al suo promesso sposo che, già indispettito dei continui rinvii del matrimonio, denunciò al governatore dell’epoca la scelta cristiana della promessa sposa. Lucia sarà a questo punto sottoposta al processo e all’interrogatorio, ma la sua salda fede le permise di controbattere con forza e sicurezza alle provocazioni del governatore. Quest’ultimo tuttavia decise di infliggerle la pena del postribolo al fine di farla allontanare dallo Spirito Santo. Fu qui che avvenne un ulteriore miracolo: la fanciulla divenne ferma e inamovibile tanto che nessuno riuscì a trasportarla alle allora esistenti case del piacere. Il governatore esasperato da questo evento prodigioso ordinò di bruciare il suo corpo, ma neanche il fuoco riuscirà a scalfirla. Sarà il colpo di una spada a decapitarla e darle la morte il 13 Dicembre del 304, e alcune fonti narrano che durante il martirio le furono strappati gli occhi.
Dalla sua morte, la figura di Santa Lucia ha avvicinato sempre più fedeli, tanto da essere venerata non solo in Italia ma anche in diversi paesi del mondo. Inoltre, ancora oggi a Siracusa si ritiene di sapere quale sia stata la sua tomba, sulla quale venne poi costruita una Chiesa.
[da La Voce del Paese del 19 Dicembre]
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