A 71 anni di distanza dalla liberazione di Auschwitz dai nazisti - ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa - i ragazzi della scuola media “Pende” hanno celebrato, nella mattinata dello scorso sabato 30 Gennaio, la Giornata della Memoria, per conservare il ricordo dell’orrore sorto nel cuore dell’Europa, delle vittime e del dolore. “Nella memoria e nel cuore” è il titolo dell’iniziativa, rivelatasi un’occasione di dialogo, riflessione e approfondimento sui valori della fratellanza, della solidarietà, della tolleranza, che nel momento più oscuro della storia, in un clima di profondo smarrimento della coscienza collettiva, apparvero irrimediabilmente perduti. Sappiamo benissimo che la Shoah non è un argomento leggero ,e deve essere reso con convinzione e passione altrimenti scade nel banale e nel “deja-vu”. Ecco, la performance messa in scena dai ragazzi della scuola Pende, per chi scrive, è andata ben oltre l’esercitazione scolastica.
A partire dalle ore 9 i ragazzi della classe 3B, accompagnati dalla prof.ssa Tomasino, si sono esibiti in un flash mob e alcuni di loro hanno eseguito musiche e letto passi da “L’istruttoria” di Peter Weiss, sotto la supervisione della prof.ssa Iera. Nel frattempo altri ragazzi hanno allestito lo “spazio della memoria”, hanno ricoperto cioè le pareti del corridoio antistante la sala mensa su cui, ci hanno raccontato, vi erano svastiche naziste disegnate da ignoti durante un raid notturno. Nello spazio della memoria, in un secondo momento, sono stati affissi i lavori realizzati dalle classi prime, seconde e terze. Libero sfogo alla fantasia e alla creatività: gli alunni hanno realizzato disegni e lavoretti che hanno ripreso il tema della Shoah.
Il momento più emozionante della giornata è stato quando i ragazzi del Coro SoLaRe si sono schierati ordinatamente e, diretti dalla prof.ssa Daddabbo, hanno interpretato con enfasi, nell’atrio della scuola, la canzone ebraica “Gam Gam”. Sulle note di questa canzone, le classi seconde e terze hanno fatto ingresso nell’auditorium “Falcone-Borsellino” per assistere alla proiezione del film “Storia di una ladra di libri”.
Una giornata ricca di attività per non dimenticare l’orrore della Shoah, ma soprattutto per riflettere e ricordare l’importanza di non ripetere certi orrori e stragi. Una giornata che ha toccato nel profondo la sensibilità dei presenti.
Il dovere della memoria è un dovere per le istituzioni, e ci sorprende notare come a livello comunale non sia stato organizzato nulla. A tal proposito calza a pennello la celebre frase di Annelise Knoop-Graf: “Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto”.
[da La Voce del Paese del 6 Febbraio]
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Commenti
Gramsci è morto in carcere, dove era stato imprigionato per venti anni dagli stessi personaggi, verso i quali il dott. Pende manifestò così tanta riverenza, da diventare insigne gerarca fascista, oltreché teorico razzista con i suoi studi. Quanto al salvataggio di Ebrei presso l'Umberto I, sono anni che aspettiamo le prove, prima fra tutte la famosa lettera attestante questo supremo atto di generosità di chi - e questo sì che è storicamente attestato - affermò in un discorso a Taranto che "anche un solo semita è in grado di inquinare la società".
Nell'attesa, per favore, evitiamo di tirare la Storia per la giacchetta per risolvere contorversie paesane.
Alle Ardeatine è morto un Nojano, si chiamava Biancofiore.
cose da pazzi che solo i Nojani possono dire per infangare altri nojani.
Vergogna Capre ignoranti, studiate la storia attraverso i documenti non per sentito dire.