Cosa spinge un giovane a fare un’esperienza faticosa ed intensa come la Giornata Mondiale della Gioventù (G.M.G.)? E cosa ne spinge due milioni? La risposta è unica e sola per ognuno di loro: la fede.
La XXXI G.M.G. ha avuto protagonisti eccezionali, giovani attivi che vogliono scegliere il loro futuro, desiderosi di “una vita che sia piena e non riempita”. Il mondo si è incontrato nella città polacca di Cracovia, che per una settimana si è tinta dei colori delle bandiere di ogni nazione: è divenuta un caleidoscopio di etnie, culture e popoli diversi che si salutava per le strade con canti e danze mostrando agli spettatori la bellezza e la ricchezza della diversità umana. Bastava dire: “Where are you from?” e chi era dinanzi si trasformava da sconosciuto a fratello.
“Cracovia è stata un mix di emozioni: gioia, entusiasmo, ma anche fatica, eppure credo che tutti nella settimana della G.M.G. ci siamo sentiti come un’unica famiglia, unita dall’amore, ed è stato inevitabile sentirsi a casa”. Questo il pensiero di Annarita, nojana che ha vissuto la G.M.G. a trecentosessanta gradi partecipando con altri della sua parrocchia anche all’esperienza del gemellaggio ad Istebna.
“La parola che più mi è cara di questa esperienza è ‘famiglia’: la mia famiglia di Istebna mi ha fatta sentire a casa, a chilometri di distanza. La semplicità e la genuinità della loro accoglienza mi ha davvero fatto credere nell’universalità della Chiesa, che si fa casa e famiglia per tutti”, continua la nojana.
Cracovia 2016 non è stato un semplice viaggio, non si è trattato solo di un’occasione per visitare un posto nuovo ma è stato un pellegrinaggio che ogni giovane ha compiuto per ricercare le risposte alle proprie domande interiori: “Ho scelto di fare questa esperienza perché in me c’era il desiderio di scoprire il mondo, e scoprire chi sono veramente. Oltre alle tante testimonianze e alle condivisioni, emozionanti sono state le giornate a Campo Blonia e la veglia a Campus Misericordiae perché qui il Papa ha parlato con perseveranza del cambiamento di cui il mondo ha bisogno e di cui noi saremo i protagonisti”, racconta Majkel.
Dono prezioso per ogni pellegrino del mondo, sono state le omelie del Santo Padre che ha esortato i giovani ad essere seminatori di speranza, ad essere protagonisti nel servizio e soluzione concreta ai bisogni dell’umanità e a non cedere mai alla paralisi o all’inerzia.
Al termine di ogni giornata intensa, per le strade di Cracovia si continuava a respirare aria di festa, dai palchi sparsi per le vie della città provenivano musiche in lingue diverse e improvvisamente, mentre si passeggiava, non era raro che gruppi di giovani con qualche chitarra e molto entusiasmo intonasse i canti tradizionali del proprio paese o cantasse il proprio inno.
Citando le parole di Papa Francesco: “Dovere di un giovane è fare casino tutta la notte”. Con questo si intende trasmettere la gioia che scaturisce dalla voglia di vivere e di lasciare la propria impronta sul mondo.
“Il momento più faticoso di questa esperienza - racconta un’altra pellegrina nojana - è stato il cammino verso Campus Misericordie, quasi venti chilometri sotto un sole cocente e lo zaino pesante sulle spalle e spesso sono stata vicina a mollare, ma poi è successo che un gruppo di ragazzi modenesi ha visto me e il mio gruppo in difficoltà e si è avvicinato. Ci ha offerto acqua fresca, cibo e ci hanno invitato a proseguire il cammino con loro. Mi sono tornate in mente le parole del Vangelo ‘bussate e vi sarà aperto’ e in quell’istante ho capito che non bisogna mai perdere la speranza. Questo vuol dire essere giovani”.
Un’esperienza di vita, una testimonianza per il mondo, una settimana fatti di sorrisi, incontri, catechesi, divertimento e fatica.
Ognuno dei 358 pellegrini della diocesi Bari-Bitonto - con cui i giovani nojani sono partiti - torna a casa cambiato, migliore, ed è pronto, citando la frase di don Tonino Bello scritta sulle loro magliette, a fare luce, non scintille.
Ha inizio la G.M.G. della quotidianità ma intanto i giovani sono già proiettati verso Panama 2019!
[da La Voce del Paese del 6 Agosto]
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E i sepolcri sono imbiancati - Chiesa del Carmine, inizi...
Concordo prof - Raccolta differenziata: e...
Quindi cittadini italiani siccome gli sporcaccikni sono... - Chiesa del Carmine, inizi...
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