Nel pomeriggio di sabato 24 Settembre, in occasione della Festa dei Lettori 2016, si è svolto presso la Biblioteca Comunale di Noicattaro l’incontro “Eventi microstorici della Storia locale, altrimenti dimenticati” (foto di Martina Pesce). L’evento, organizzato dall’associazione “Ali di Carta - Presidio del Libro” di Noicattaro, ha visto protagonisti gli attori Ivan Dell’Edera ed Enrico Francone, della cooperativa sociale Kokopelli di Bari, autori ed interpreti dello spettacolo popolare di Teatro d’animazione “La Vidua Vidue”.
La rappresentazione teatrale, andata in scena alle 16.30 e in replica alle 18.30, ha coinvolto il pubblico di ragazzi e adulti attraverso il racconto della liberazione, da parte dei Veneziani, della città di Bari assediata dai Saraceni. Siamo all’inizio dell’XI secolo quando Bari, città geograficamente strategica per le rotte commerciali con l’Oriente, subisce estenuanti attacchi da parte delle navi saracene.
I burattini di Ivan Dell’Edera ed Enrico Francone si muovono a ritmo di musiche arabe, animando il racconto e dando vita ai personaggi del saraceno Kefir “Il rinnegato” e del barese padre Girolamo. Con l’aiuto di brevi ed esilaranti battute in dialetto gli attori, sempre in movimento con burattini o in prima persona, hanno raccontato di come i baresi, stanchi del dominio dei Saraceni, abbiano chiesto aiuto ai Veneziani in nome di una Bolla che, ai commercianti della laguna, concedeva delle agevolazioni commerciali, mentre, ai baresi, garantiva protezione e supporto in caso di pericolo. Una storia già sentita, ricordano gli attori: protezione e intervento militare in punti di interesse economico. Ed è proprio questo l’obiettivo dello spettacolo e dell’incontro: fornire, attraverso un linguaggio leggero e divertente, spunti di riflessione che mettano in correlazione storie del passato e avvenimenti del presente che quotidianamente ascoltiamo nei servizi dei notiziari. Perché, come ben sappiamo, il nostro territorio è stato, e lo è ancora, crocevia di popoli e luogo di passaggio di rotte migratorie che interessano tutto il Mediterraneo. Ivan ed Enrico hanno ricordato al pubblico che ci sarà pace solo quando saremo capaci di sfruttare l’occasione di arricchirci ed imparare da chi ci raggiunge, rischiando la vita, dal mare; lo spettacolo si chiude con questa riflessione, e con la speranza che le rotte del Mediterraneo acquistino finalmente “un senso e non solo una direzione”.
Ad arricchire l’incontro la presenza dell’assessore allo Sviluppo Territoriale ing. Vito Santamaria, che ha introdotto la rappresentazione con il racconto di come la minaccia di Turchi e Corsari sia stata vissuta tra le mura del nostro paese. Fondamentale per la protezione e la difesa di Noja era, racconta Santamaria, la Torre Pelosa dell’attuale Torre a Mare, dalla quale si levavano i fumi che avvertivano le sentinelle nojane dell’arrivo di imbarcazioni nemiche; a quel punto le guardie avevano il dovere di avvertire la popolazione, con il suono delle campane e con il celebre grido “Mamma li Turchi!”.
[da La Voce del Paese del 1° Ottobre]
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