Spesso la nostra testata riporta articoli che denunciano atti di vandalismo, l’incuria dell’ambiente, il menefreghismo della gente che imbratta le strade, la presenza di rifiuti gettati dappertutto. Oggi però raccontiamo una storia nobile, una storia che ci inorgoglisce: è la storia di Gennaro Valentino, un uomo sulla ottantina, in pensione, che ogni giorno da circa 4 anni si prende cura del nostro paese. Il tutto in maniera gratuita. Sì, proprio così, senza mettersi un soldo in tasca. “Gennaro è una voce fuori dal coro, è un esempio per tanti”, ci dice chi lo conosce. “Un supereroe, un modello da seguire e di cui parlare per proseguire con tenacia la lotta contro chi, incurante delle proprie azioni, sporca il nostro paese”.
Ogni giorno, in due turni, dopo le ore 13 e dopo le ore 19, pulisce le strade, raccoglie i rifiuti che si accumulano in prossimità degli esercizi commerciali e soprattutto dei fruttivendoli. Molti titolari delle attività commerciali della zona si sono affezionati a lui e c’è chi - qualcuno scherzando, altri seriamente - chiede all’amministrazione comunale che l’uomo venga premiato per il lavoro giornaliero portato a termine, come segno di riconoscenza per il suo impegno per la collettività.
Ogni giorno con il suo camioncino - munito di guanti e rastrello - raccoglie i rifiuti e, a seconda dei giorni e della sporcizia, ramazza per una o per due ore. Il mercoledì ad esempio - il giorno del mercato - Gennaro lavora al doppio. La sporcizia accumulata, infatti, è tanta, ma con l’aiuto di suo nipote Giuseppe, un ragazzino di 12 anni, le strade ritornano ad essere vivibili. Ad aiutare l’uomo spesso, dicevamo, è suo nipote, un ragazzino vispo dagli occhi celesti. “Ha già imparato il lavoro, sa già dove mettere le mani”, ci racconta soddisfatto il nonno.
I rifiuti raccolti, perlopiù scarti di frutta e verdura, vengono portati nella sua masseria dove alleva diversi animali sin da quando era bambino. Quella con Gennaro è davvero una chiacchierata piacevole. È un uomo buono, spontaneo e generoso, lo si vede dai suoi occhi. Ci racconta un po’ della sua vita, del suo lavoro. Ci racconta di casa sua, che non finisce dopo il cancello della propria abitazione, di quanto ci tenga a prendersi cura del suo paese. Ci dice che fino agli ultimi giorni della sua vita continuerà a pulire le strade, perché lo rende felice: “Dopo che ho spazzato, la gente mi è riconoscente e io sono contento”.
Che la storia di Gennaro possa essere un esempio per tutti, che questa storia possa essere un monito per tutti coloro che, incuranti delle proprie azioni, gettano rifiuti qua e là. Ora, non sappiamo se la proposta di premiare Gennaro verrà accolta dall’amministrazione, quel che è certo è che noi tutti dobbiamo essergli riconoscenti e inchinarci dinanzi al suo lavoro gratuito.
[da La Voce del Paese dell'8 Ottobre]
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E i sepolcri sono imbiancati - Chiesa del Carmine, inizi...
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Quindi cittadini italiani siccome gli sporcaccikni sono... - Chiesa del Carmine, inizi...
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